Petriolo
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ll paese ha origini molto remote che risalgono a prima del secolo IX. L’antico castello fu costruito probabilmente dai monaci benedettini farfensi. Il più antico documento riguardante Petriolo si ha nel Liher Laergtorium di Gregorio Catino, monaco vissuto tra il 1060 ed il 1130 circa, che raccolse in più volumi i documenti dell’Abbazia di Farfa, registrando le concessioni di beni dati in enfiteusi dagli abati. Pertanto già nel 705 esisteva certamente il Fundo Peturiolo. Fundus, secondo alcuni, indicava una curtis o villa, mentre il toponimo Peturiolo da Praetoriolum, deriva da praetorium, nel senso dapprima di “dimora del pretore”, poi di “palazzo” o “casa signorile di campagna” e quindi “villa” ed anche “accampamento romano con tenda del capitano”.
DA VISITARE
La Chiesa di Santa Maria del Soccorso contiene affreschi del 1490 di Lorenzo d’Alessandro. La Chiesa dei SS. Martino e Marco conserva una tela dei SS. Martino e Marco di Luigi Fontana. Il Santuario della Madonna della Misericordia, del 1496, possiede una bella statua lignea raffigurante la Madonna di scuola abruzzese. Il Museo dei Legni processionali è ricco di arredi e paramenti sacri, antichi volumi, registri, stampe e dipinti che costituiscono un prezioso patrimonio della comunità, gelosamente custodito per secoli dalla Confraternita. Da vedere: la Chiesa delle Grazie e le Chiese rurali della Castelletta e di Sant’Antonio.conserva una tela dei SS. Martino e Marco di Luigi Fontana. Il Santuario della Madonna della Misericordia, del 1496, possiede una bella statua lignea raffigurante la Madonna di scuola abruzzese. Il Museo dei Legni processionali è ricco di arredi e paramenti sacri, antichi volumi, registri, stampe e dipinti che costituiscono un prezioso patrimonio della comunità, gelosamente custodito per secoli dalla Confraternita. Da vedere: la Chiesa delle Grazie e le Chiese rurali della Castelletta e di Sant’Antonio.
PER SAPERNE Dl PIÙ
Nei dintorni c’è una sorgente con acque salso-bromo-iodiche ad alta concentrazione salina nota sin dall’antichità per le sue proprietà curative. Vi si accede per mezzo di una stradina di campagna lungo la statale che da Petriolo porta a Mogliano.
DA GUSTARE
La cucina è rimasta per secoli immutata. Tra i prodotti tipici si segnalano: l’olio extravergine d’oliva, il vino cotto, i salumi tradizionali, tra cui il ciauscolo, la pasta fresca fatta a mano (tagliatelle e “vinci-sgrassi”) ed il “Cuticusu” (zuppa a base di fave).
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti impianti sportivi: campo da calcio, campo da tennis, campetto da calcetto, palestra comunale e campo da golf.
DA SCOPRIRE
All’interno del paese è ubicato un giardino-limoniera, di stile neoclassico, creato nella seconda metà del `700 dal Conte Filippo Catalani. Suggestivi percorsi a piedi o in bicicletta lungo il sentiero che costeggia la Selva Bandini, conducono alla Riserva Naturale cieli’ Ah-badia di Fiastra.
DA NON PERDERE
Festa e Fiera del Patrono San Marco (25 aprile); Sagra della pizza (agosto); Festa e Fiera del Patrono San Martino (11 novembre).