Castelsantangelo sul Nera
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I primi nuclei che popolarono questa valle appartenevano ai popoli umbri della civiltà Villanoviana. Il territorio di Castelsantangelo sul Nera era compreso, nel sec. XII, nel dominio del Signore del Castello di Norcia e venne ceduto nel 1255 al più forte Signore di Visso. Castelsantangelo divenne una delle cinque Guaite della comunità di Visso e, da allora, ne seguì l’evoluzione storica. Nel 1912 ottenne l’autonomia amministrativa.
DA VISITARE
Conserva ancora oggi le mura medievali e l’originario impianto urbanistico del sec. XV. La Chiesa di San Martino, in stile romanico, dall’elegante campanile con bifore, è ricca di affreschi di scuola umbra. La Chiesa di San Sebastiano risale al secolo XVII. La parrocchiale di Santo Stefano del XIV secolo ha un portale romanico e un fonte battesimale in pietra del sec. XIV. Il Monastero di San Liberatore, costruito nel sec. XIII, è circondato da mura massicce che un tempo chiudevano il castello e conserva un interessante affresco nella parete absidale, oltre ad alcuni dipinti di scuola umbra.
Da vedere, inoltre, Porta Castello, il cui portale in pietra massiccia è ricco di fascino, Porta Norcina con doppio arco e Porta S. Angelo.
PER SAPERNE Dl PlU’
L’origine del nome risale al XIV secolo, quando le popolazioni locali, esposte ai pericoli di razzie ed incursioni, si unirono in cerca di difesa e libertà. Fu allora che diedero il nome Castrum Sancti Angeli al grande castello che fondarono, ponendolo sotto la protezione dell’Arcangelo Michele.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnalano: il farro, i legumi, la lenticchia, i funghi, il tartufo nero, il pecorino, il ciauscolo (salame morbido da spalmare), il torciglione (dolce a forma di serpente ripieno di noci, mandorle e marmellata), le crostate con marmellate di more e di castagne, le frittelle dolci, i ravioli dolci ripieni di ricotta, i tozzetti, le ciambelle e le castagnole di carnevale.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti impianti sportivi: campo da tennis, campo di bocce, centro sportivo polivalente e n. 4 sciovie in località Monte Prata. Nel vicino altopiano di Pian Perduto è possibile praticare lo sci di fondo.
DA SCOPRIRE
Castelsantangelo sorge in prossimità delle sorgenti del fiume Nera; il territorio si trova nella Comunità Montana di Camerino ed è interamente compreso nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in una zona boschiva sul versante occidentale. È un punto di partenza per bellissime passeggiate ed escursioni naturalistiche da compiere a piedi, a cavallo o in mountain-bike. L’habitat del territorio è incontaminato, rigoglioso e ricco di acque. I punti più suggestivi sono: Fonte del Lupo (m 1775) nei pressi di una bella pineta, Forca di Gualdo (m 1469) e l’altopiano di Pian Perduto (m 1345) di notevole e singolare bellezza.
DA NON PERDERE
Festa della Madonna dell’Icona (prima domenica di luglio); Rievocazione storica della Disfida delle Guaite (agosto); Sagra dei fagioli con le cotiche nella frazione Vallinfante (16 agosto); Sagra del Marrone Castellano (ottobre – novembre).