S. Vittoria in Matenano
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Attorno al 680 alcuni religiosi incoraggiati dal Vescovo di Marciano si insediarono nel monastero di S. Ippolito, tra il Monte Matenano e il Monte Falcone. Qui arrivò nel 790 l’abate Wandelbert, che fece del monastero un punto di riferimento spirituale e di protezione per i locali. L’abate Pietro, in fuga dall’assedio saraceno all’abbazia di Farfa in Sabina, vi si rifugiò poco più tardi. Nel 934, ad opera dell’abate Raffredo, venne trasferito nella cittadina il corpo di Santa Vittoria martirizzata a Roma nel III sec., da cui il paese prese il nome.
I successivi insediamenti hanno dato origine a un vivace centro medievale su cui i Farfensi consolidarono il loro potere. Nel 1357 divenne sede del presidiato farfense con giurisdizione su parte delle attuali province di Ascoli Piceno e di Macerata. Furono i farfensi a dare grande impulso all’agricoltura, alle tecniche costruttive e all’artigianato (rame e legno).
DA VISITARE
È un centro di notevole interesse sia storico-artistico che letterario. Molti sono i beni monumentali presenti: la merlata Torre dell’abate Odoriso del XIV secolo, la Chiesa di S. Agostino con nobile interno settecentesco e annesso chiostro del Quattrocento, i severi e possenti Palazzi Monti eMelis, il Ponte Conti della Torre, lo storico Teatro del Leone dell’inizio del XIX secolo. Nella zona più alta del paese sorge la Chiesa parrocchiale di Santa Vittoria, grande mole del tardo Settecento, nella cui cripta è l’urna quattrocentesca della Santa. Salendo ancora si raggiunge il Cappellone, avanzo di una distrutta costruzione farfense, ricco di pregevoli affreschi di Giacomo da Campli (1471). Nel borgo sono inoltre presenti una documentata Biblioteca Comunale, un archivio storico e un Museo comunale.
PER SAPERNE DI PIÙ
Numerosi sono i chiostri, le chiese e i conventi, a testimonianza dell’intensa attività spirituale che ha sempre caratterizzato il territorio.
DA GUSTARE
Le specialità locali sono i vincisgrassi, le tagliatelle, la polenta, la carne di maiale, l’agnello, l’olio d’oliva, il vino bianco, rosso e il vino cotto.
DA PRATICARE
Per i più sportivi sono innumerevoli le possibilità di trekking, mountain bike, escursioni a cavallo, ecc. Il paesaggio medio collinare che si affaccia sui Monti Sibillini da un lato e sul litorale adriatico dall’altro, offre ampie vedute panoramiche che rendono l’attività fisica ancor più piacevole.
DA SCOPRIRE
L’agglomerato urbano è sovrastato da un ricco bosco. Il Parco di San Francesco e i giardini pubblici sono uno spazio ideale per il relax. Vale la pena spostarsi un po’ dal centro storico e visitare anche la Sepe, il Palazzo della Torre e il Palazzo Comunale.
DA NON PERDERE
Festa della Patrona Santa Vittoria (20 giugno); Concerti di musica classica e polifonica (luglio – agosto); Rappresentazioni teatrali (luglio-agosto); Sfilata delle canestrelle (15 agosto).(luglio – agosto); Rappresentazioni teatrali (luglio-agosto); Sfilata delle canestrelle (15 agosto).