Poggio San Marcello
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Una piccola chiesa e una vicina villa chiamate San Marcello al poggio e poste sulla sommità di un colle, sono la causa del nome del castello sorto a breve distanza. Antichissime sono le origini del castello, come testimoniano i reperti archeologici rinvenuti nella zona e databili dalla preistoria all’epoca romana, da quella paleocristiana a quella romanica. Le testimonianze raccolte, tra cui lame di pugnale, fibule, armature, vasellame e la scoperta della tomba di un guerriero piceno, indicano la presenza in questo territorio di un insediamento umano fin dal VI sec. a.C. Sempre strettamente legato al comune di Jesi, il borgo, nel 1261, risulta essere già provvisto di fortificazioni ed è conosciuto come Castello di Poggio San Marcello. Nel 1503 fu potenziata la cinta muraria con i bastioni ricostruiti da Domenico di Giovanni da Bellinzona. Perduta la sua autonomia nel 1926, quando fu aggregato al comune di Castelplanio, Poggio San Marcello riottenne nel 1947 il riconoscimento di Comune.
DA VISITARE
Il Castello è impostato su tre vie parallele tagliate da una serie di vicoli trasversali da percorrere con una passeggia rimane la Porta di San Nicola del 1455; da vedere anche la Porta del Soccorso del XVII secolo e la Chiesa parrocchiale di San Nicola della seconda metà del XVIII secolo, nel cui interno sono conservati un dipinto dell’arceviese Ercole Ramazzani e una Madonna in trono dello jesino Antonino Sarti. Nei pressi si trova la cripta gotica dell’antica chiesa parrocchiale. Oltre alle Chiese di Santa Maria del Monte del XIV secolo e di S. Marcello al Poggio, merita una visita il Santuario della Madonna del Soccorso, sorto nei pressi della porta d’ingresso alla città nel 1646 e oggetto di grande devozione popolare per via di una scultura lignea raffigurante una Madonna in trono con Bambino del 1608 esposta nell’altare maggiore.
PER SAPERNE DI PIÙ
Nel periodo intercorso tra le due guerre, la principale fonte di sostentamento per gli abitanti del paese fu la Fornace dei fratelli Libanori, fiorente impresa che riuscì ad arginare la forte emigrazione che caratterizzò anche Poggio San Marcello, con lo spostamento di gran parte della popolazione dall’entroterra alla costa.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici locali meritano una segnalazione i cereali, l’olio e l’ottimo Verdicchio d.o.c. dei Castelli di Jesi.
DA SCOPRIRE
L’area della media valle dell’Esino si presta ad essere percorsa a piedi, in mountain bike, o a cavallo. Il territorio offre, oltre alla bellezza del paesaggio agrario caratterizzato da una distesa di dolci colline punteggiate da fabbricati rurali tipici, numerosi percorsi di interesse storico-artistico, grazie ai caratteristici insediamenti abitativi degli antichi borghi arroccati sui poggi.
DA NON PERDERE
Rappresentazioni Teatrali (febbraio – marzo); Poggio in Fiore, mostra mercato di piante, fiori, artigianato nel centro storico (ultimo fine settimana di aprile); Festa della Madonna del Soccorso (seconda domenica di maggio); Festa dell’Emigrante (14 agosto); Presepe Vivente (dicembre).