San Salvatore
Nel contesto di un “quadrato” di “muristenes”, casupole sorte attorno ad una tipica chiesa di campagna sarda e abitate soltanto durante il periodo del novenario, il santuario ipogeico di S. Salvatore, con strutture e pitture romane di età costantiniana – IV secolo d.C. – sovrapposte ad un più antico santuario di origine nuragica, sorto attorno ad un pozzo sacro, accessibile percorrendo una scalinata posta nel cuore del santuario.
Il villaggio di S. Salvatre rappresenta la meta finale della “corsa degli scalzi” che, il primo sabato di settembre, rievoca il salvataggio del santo sottratto all afuria saracena ad opera di alcuni abitanti del luogo. L’indomani il percorso si svolge al contrario: il santo verrà riaccompagnato a Cabras dove troverà una immensa folla ad accoglierlo.
Fonte: Ente Provinciale per il Turismo di Oristano