Caldarola
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Caldarola è appartenuta fin dal sec. IX all’abbazia di S. Clemente in Casauria; nel 1240 fu aggregata a Camerino. Dopo alterne e lunghe vicende belliche, nel 1545 rientrò definitivamente nello Stato della Chiesa. Nell’anno 1799 il dominio pontificio fu abbattuto dalla rivoluzione francese. Terminata la parentesi napoleonica, il paese ritornò allo Stato Pontificio fino al 1861, quando la terra marchigiana venne annessa al Regno d’Italia.
DA VISITARE
È un centro di notevole interesse storico-artistico, rinomato per la presenza nei dintorni di suggestive e consistenti tracce di un lontano passato. L’elemento peculiare della località è il Castello dei Conti Pallotta che domina l’abitato dall’alto del Colle del Cuculo. Il Palazzo del Cardinale Evangelista Pallotta (sec. XVI), oggi Municipio, conserva al suo interno la bella Stanza del Paradiso ricca di affreschi ed è sede del Museo Civico Pinacoteca. Nei sotterranei del palazzo si possono inoltre visitare il Museo dell’Esoterismo e il Museo della Resistenza. Il Castello di Vestignano (sec. IX-X) custodisce all’interno opere del De Magistris e di Nobile da Lucca. Il Santuario di Maria SS. del Monte, della metà del sec. rappresentante la Madonna con Bambino tra Santi e committenti. Il notevole Teatro comunale risale al 1830. Merita una deviazione anche il Castello medievale di Pievefavera.
PER SAPERNE DI PIÙ
Caldarola deve il suo nome, con molta probabilità, al termine latino Calidarium con il quale si indicava la stanza con la vasca di acqua calda nelle terme; la zona, infatti, sarebbe stata ricca di acque sulfuree.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici si segnalano: olio extravergine d’oliva “Coroncina”, vino cotto, salumi tradizionali (ciauscolo, coppa, salsicce, prosciutti), formaggi, pasticceria secca con biscotti all’anice, pizze natalizie e pasquali, ciambelle, miele, tartufi, pasta.
DA PRATICARE
Sono presenti i seguenti impianti sportivi: campo da tennis, campo da bocce, campo polivalente e campo sportivo comunale.
DA SCOPRIRE
Caldarola appartiene al comprensorio della Comunità Montana dei Monti Azzurri.
All’interno della cerchia muraria si trova un parco con alberi secolari, tra cui il pino piantato in occasione della visita di Clemente VIII.
In breve si può raggiungere il lago di Caccamo (km 2,8), caratteristica zona a ridosso dei Monti Sibillini, dove si può fare il bagno o andare in canoa. Numerosi sono i percorsi storico-naturalistici da effettuare nell’incantevole territorio della Comunità Montana dei Monti Azzurri, come il giro dei castelli di Vestignano, Pievefavera, Croce di Pievefavera, Valcimarra.
DA NON PERDERE
Via Crucis (Venerdì Santo); Festa Calendimaggio (maggio); Giro cicloturistico “Gran Fondo dei Sibillini” (luglio); Giostra de “Le Ca-(maggio); Giro cicloturistico “Gran Fondo dei Sibillini” (luglio); Giostra de “Le Ca-stella” rievocazione storica (prima settimana di agosto); Presepe vivente (26 e 29 dicembre).