Monterado
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Sin dagli inizi, questo centro agricolo del Subappennino marchigiano, antico borgo medievale, ebbe una storia intrecciata fortemente con quelle di Senigallia, Ripe e Castel Colonna. Scavi archeologici effettuati nella zona di Ripabianca nel 1962 hanno riportato alla luce un giacimento del Neolitico medio comprendente tre sepolture con diversi utensili conservati presso il Museo Archeologico di Ancona. I numerosi reperti rinvenuti appartengono alle civiltà che si sono succedute in seguito, dai Piceni ai Galli e quindi ai Romani. Luogo di scorribande di varie popolazioni barbariche, Monterado sorse come centro abitato intorno al 1267 sotto l’influenza religiosa dell’Eremo di Fonte Avellana. Passato sotto la giurisdizione della Chiesa, subì nel corso del secolo XV le Signorie dei Malatesta, quindi del Piccolomini e successivamente dei Della Rovere. Quando, nel 1631, cadde il Ducato di Urbino, Monterado tornò sotto il dominio diretto dello Stato Pontificio e, sottoposto a un commissario del Papa, fece parte della delegazione di Pesaro e Urbino. Con l’Unità d’Italia seguì le sorti del paese.
DA VISITARE
Il centro storico è dominato dalla mole del Palazzo Ciciari del secolo XVII, imponente costruzione di forme sobrie e severe, che incorpora resti della cinta muraria quattrocentesca (torrioni, speroni, scarpe); di fianco al Palazzo si innalza la Torre del XV secolo, nei cui pressi sono visibili avanzi di merlature. Interessante la Chiesa parrocchiale dedicata a San Giacomo. Degna di nota la piccola Chiesa rurale di Santo Stefano con una bella ceramica policroma sulla facciata.
PER SAPERNE DI PIu’
L’economia del paese si basa essenzialmente sull’agricoltura e fornisce foraggi (per allevamento), cereali, barbabietole da zucchero, uva, pomodori. Numerosi sono gli esempi di costruzioni rurali tipiche, in particolare nella zona di Piaggiolino. Esempi di archeologia industriale degni di nota sono il Molino dell’lmbr•ecciata e il frantoio conosciuto come la Colombara.
DA GUSTARE
Dalla tradizione gastronomica delle campagne monteradesi nasce un alimento frutto della fantasia e della sapienza delle donne contadine: gli “sciughi”, un riuscito connubio della farina di granoturco con il mosto.
DA PRATICARE
Sono presenti un campo da calcio, una palestra polivalente, campi da tennis e da bocce.
DA SCOPRIRE
Molto interessante il piacevole giardino all’italiana che circonda il Palazzo Cinciari e l’annesso esteso bosco caratterizzato da diverse essenze che dalla collina digrada fino alla pianura del Cesano. In collaborazione con i vicini comuni di Castelcolonna e Ripe, si organizzano itinerari guidati attraverso il paesaggio e il patrimonio storico e artistico dei tre castelli, che si concludono al tramonto sull’aia di caratteristiche case coloniche. Numerosi sono gli scorci panoramici che si possono godere dall’alto, con viste suggestive sul vicino mare Adriatico, sulla catena appenninica e sulla lunga serie di colline e vallate tipiche del paesaggio marchigiano.
DA NON PERDERE
Sagra della porchetta (secondo tine settimana di maggio); Sagra della “goletta”, guanciale di maiale (secondo fine settimana di settembre); Sagra degli “sciughi” (secondo fine settimana di ottobre).