Camerata Picena
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Sorge nelle immediate vicinanze di Ancona l’antico centro di Camerata Picena. La struttura originaria del castello è ancora intatta, a distanza di secoli dalla sua fondazione. Pittoresca è la posizione dell’abitato, che si affaccia sulla Vallesina, mentre su di un altro colle sorge il nucleo storico del Cassero, cresciuto ai margini dell’omonimo castello.
Le prime notizie relative a Camerata si hanno in un diploma di Corrado il Salico datato 1029. II borgo è ricordato soprattutto per una celebre battaglia, passata appunto alla storia con il nome di Battaglia di Camerata, combattuta nelle sue vicinanze il 7 giugno 1309, durante la quale il castello andò completamente distrutto, tanto che nella Descriptio Marchiae del 1356 Camerata è considerata ormai finita; la sua ricostruzione si ebbe verso la fine del XIV secolo ad opera dei Conti della Genga che vi trasferirono parte della popolazione del loro castello e si impegnarono a farvi una chiesa con campanile e campane (nella frazione Piane un monumento eretto nel 1992, anno in cui ricorreva il VI centenario della ricostruzione del castello, ricorda l’evento).
Alla fine dell’Ottocento Camerata contava 910 abitanti ed era così descritta dallo Strafforello nella sua Geografia dell’Italia: “il paese è racchiuso da una cinta circolare di fortissime mura con un piccolo borgo all’esterno”.
DA VISITARE
Il Castello del Cassero conserva la sua identità formale, pur avendo perso molte delle sue strutture difensive: è a pianta quadrata, con i torrioni disposti nel mezzo dei lati. All’interno presenta un cortile pavimentato con ciottoli di fiume; al centro si trova un pozzo. Le mura castellane con il loro andamento circolare e i bassi contrafforti, sono giunte fino a noi in discrete condizioni, così come i possenti torrioni quadrangolari e il vasto ingresso alla corte.
Meritano una visita le grotte castellane che percorrono il sottosuolo del perimetro murario.
La Chiesa della Natività della Vergine è stata costruita nel 1854 al posto dell’antica chiesa del castello poi demolita e conserva un notevole Crocifisso ligneo e, nell’altare maggiore, un pregevole dipinto con una Natività di Maria. Interessante è la Cappellina votiva di via Cassero, edificata nel 1865 in seguito alla cessazione di un’epidemia di colera, e dedicata “alla gran madre di Dio”, nel cui interno è custodito un quadro del XVII secolo ritenuto miracoloso dalla tradizione popolare.
PER SAPERNE DI PIU
Importante ai fini dell’economia non solo locale fu la costruzione, avvenuta a Piane di Camerata, del grandioso Mulino Americano di cui restano pochi ruderi.
DA GUSTARE
Tra i prodotti tipici meritano una segnalazione i formaggi locali e gli ottimi salumi della Vallesina.
DA PRATICARE
Piacevole e unico nel suo genere è il Campo da Golf sull’acqua in zona Piane lungo il corso dell’Esino.
DA SCOPRIRE
È una nobile residenza padronale di fine Ottocento la Villa Lavignino in frazione Cas in frazione Cassero. Interessante è il paesaggio agrario che caratterizza la vallata del fiume Esino, punteggiato da fabbricati rurali tipici, con le caratteristiche “bigattiere” che testimoniano l’attività di allevamento del baco da seta.
DA NON PERDERE
Mercatino di Primavera (ultima domenica di maggio); L’arte nel borgo (prima metà di agosto); Festa della Patrona Santa Caterina da Siena (25 novembre).